Il Governo ha approvato il testo del Decreto Crescita “salvo intese”, nel corso del Consiglio dei Ministri del 4 aprile 2019, che porta importanti novitá per le imprese.
E’ ancora presto per sapere cosa prevede il Decreto Crescita, in quanto é stato approvato salvo intese, ovvero il governo si riserva di modificare il disegno di legge prima di sottoporlo al Parlamento.
Per l’approvazione completa, dovremo aspettare la pubblicazione ufficiale del Decreto, che é strettamente legato al Documento di Economia e Finanza, atteso entro il 10 aprile 2019.
Tra i dettagli piú importanti, la proroga del Super Ammortamento, la modifica della mini-Ires, le norme per la tutela del made in Italy, le modifiche al regime forfettario e alla fatturazione elettronica, e l’introduzione di un nuovo adempimento IVA per le vendite online.
Torna il Super Ammortamento 130%
Il Super Ammortamento, abolito il 31 Dicembre 2018, viene prorogato fino alla fine del 2019.
L’agevolazione si applica sugli acquisti di beni strumentali effettuati dall’1º Aprile 2019 fino al 31 Dicembre 2019, con una maggiorazione del 30% del valore.
In alternativa, se si paga l’acconto del 20% e si accetta l’ordine entro il 31 Dicembre 2019, si puó usare il Super Ammortamento fino al 30 giugno 2020.
Si deve trattare di investimenti nuovi, di beni materiali, fatta eccezione per veicoli e altri mezzi di trasporto, fino a 2,5 milioni.
Riduzione Ires
L’aliquota Ires subisce un taglio, in partenza quest’anno, dal 24 al 22,5%, e prosegue a calare fino al 20% nel 2022.
Deducibilitá IMU
Per le imprese é anche importante lo sconto ulteriore dell’Imu sugli immobili strumentali. La deducibilità dal reddito d’impresa
- sale dal 40% al 50% per cento nel 2019
- dal 50% al 60% nel 2020
Rottamazione Tributi Locali
Gli enti territoriali potranno scegliere, in 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, se aprire ai loro cittadini la rottamazione delle multe come Imu, Tasi, Tari e altre. Sará possibile sanare le cartelle dal 2000 al 2017 senza sanzioni.
Minibond e nuova Sabatini
Entrano i bond delle medie imprese nel Fondo di garanzia per le Pmi, aumenta da 2 a 4 milioni il finanziamento agevolato per ogni azienda.
Altri interventi su investimenti
Ricorda il governo che per il rilancio degli investimenti si introducono:
- una garanzia statale funzionale allo sviluppo della media impresa
- norme per la semplificazione della gestione del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese
- il rifinanziamento del fondo di garanzia per la prima casa
- misure di sostegno alla capitalizzazione delle imprese e sui tempi di pagamento tra le imprese
- norme per lo sblocco degli investimenti nel settore idrico nel Sud
- la previsione di nuove dismissioni immobiliari enti territoriali
- norme in materia di cartolarizzazioni, agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare
- la definizione delle società di investimento semplice (Sis)
- semplificazioni per la definizione dei patti territoriali e dei contratti d’area
- norme per la creazione di nuove imprese “a tasso zero” e per la trasformazione digitale
- contributi ai comuni per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile.
Made in Italy
Sará possibile, per i marchi esistenti da almeno 50 anni, registrarsi come “marchio storico”. Istituzione di un elenco dei brevetti e dei marchi storici, per uso da tali marchi.
Inoltre, la titolaritá del marchio decade se il sito produttivo viene trasferito al di fuori del territorio nazionale.
Nodo Pir
Se si troverà l’intesa si dovrebbe ridurre all’1% la quota degli investimenti da destinare a Pmi e venture capital.
Altri interventi fiscali
Altre norme fiscali che entreranno in vigore saranno
- Modifiche alla disciplina del patent box, dove si semplificherá la comunicazione con le Entrate per avere l’agevolazione in caso di utilizzo diretto del bene intangibile
- Una nuova disciplina del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo, prorogato alla fine del 2023 il tax credit pari per tutti al 25% degli investimenti incrementali
- Sale da quattro a sei anni il regime fiscale agevolato del 2010 per docenti e ricercatori che trasferiscono la residenza, con riduzione dell’imponibile dal 50 al 70%.
- Modificato il regime dei forfettari: per gli autonomi che applicano flat tax si puó fare la ritenuta alla fonte sui redditi corrisposti ai dipendenti
- Incentivi per la valorizzazione edilizia
- Rivisitato il “sisma bonus”, un nuovo regime fiscale per gli strumenti finanziari convertibili
- Bbanche popolari, si rinvia al 2020 l’obbligo di diventare SPA
- Modifiche alla disciplina degli incentivi per l’efficienza energetica e il rischio sismico
- Incentivi alle aggregazioni d’imprese (sconto fiscale sul disavanzo da concambio in caso di fusione)
- Nuova disciplina per la vendita di beni tramite piattaforme digitali e fatturazione elettronica
- Credito d’imposta per le commissioni riferite a pagamenti elettronici da parte di distributori di carburante